Questo cedro è stato colpito da un fulmine che ne ha decretato lo shock circa una dozzina di anni fa. Nonostante questo, con tutte le energie che aveva ha continuato a vegetare privo della colonna centrale del fusto ormai non più vitale e ha generato nuove colonne cambiali tutte attorno a se stesso con andamento sinuoso attorno al tronco (Foto6).
Nelle Foto7 e Foto8 si nota come il cerchio centrale determini il momento della scarica.
Il fungo agente di carie Phellinus hanno incominciato ad approfittare della situazione erodendo il legno che ha subito lo shock e alla fine con andamento centrifugo presenta i suoi corpi fruttiferi alla base dell’albero (Foto1).
A questo punto l’unica cosa da fare per capire come procedere è analizzare il colletto dell’albero tramite indagine strumentale tomografica, una sorta di risonanza magnetica che ci possa dire quanto legno sano in rapporto a quello alterato da fulmine e fungo ci sia. Il risultato è piuttosto eloquente e ci obbliga all’abbattimento del Cedro anche a causa della sua posizione ravvicinata al confine di proprietà e dei bersagli sensibili in caso di schianto.
Da notare è come ci sia corrispondenza assoluta tra l’immagine tomografica e il ceppo tagliato (Foto5) dove l’unica presenza di legno sano di colore marrone scuro è in tre punti ai margini della sezione che corrispondono alle colonne cambiali chiare nella realtà.