Prati e tappeti erbosi: tutte le cose da sapere
Elementi preziosi e rigogliosi, oasi di relax privata o campi da gioco per tutta la famiglia, i prati e i tappeti erbosi sono fondamentali in ogni spazio verde. Averli folti, floridi, e senza erbacce è uno degli obiettivi di qualunque proprietario di giardino. Spesso, però, per motivi di tempo o per incapacità viene lasciato in preda all’incuria. Niente di più sbagliato. I prati e i tappeti erbosi vanno curati sempre e spesso, in ogni momento dell’anno e non soltanto in vista della bella stagione. Attraverso interventi mirati e programmati, infatti, si riuscirà a mantenere il proprio prato sempre in ordine e in salute. Vediamo insieme come rendere possibile tutto questo.
Terreno e controllo infestanti
Uno degli step più importanti per creare prati e tappeti erbosi è la preparazione del terreno. Il terreno va livellato e spianato per consentire l’attecchimento delle radici dei semi e la creazione del cosiddetto “letto” di semina. Il miglioramento della composizione chimico fisica del terreno avviene somministrando concime organico ad effetto correttivo o ammendante. In presenza di terreni che danno origine a erbe infestanti è bene procedere alla loro eliminazione, poiché possono compromettere l’uniformità del tappeto erboso e la crescita dello stesso.
Semina
Dopo aver preparato il terreno, possiamo procedere alla semina. Le sementi vanno scelte in base alle caratteristiche del terreno. Se questo è argilloso, poco drenato e con Ph basico, è consigliabile seminare un miscuglio a base di loietto, festuca e poa pratensis. Queste erbe danno vita a tappeti erbosi ad uso ornamentale che richiedono poca manutenzione. La quantità di miscugli da somministrare è di circa 30 grammi per ogni metro quadro. Il periodo ideale per la semina di queste varietà di graminacee è a primavera o autunno. Su terreni poco drenati e argillosi si può seminare anche una sola varietà di graminacea e precisamente la festuca. I prati monoseme danno vita a tappeti erbosi più scuri e uniformi nel colore, ma con necessità di maggiori interventi di manutenzione. La quantità di semi da spargere sul terreno, in caso di manto erboso a seme unico, è di circa 50 grammi per metro quadro. Il periodo ideale per seminare solo la festuca è in estate. Immediatamente dopo la semina si procede ad irrigare il suolo, e per evitare il galleggiamento dei semi sul terreno e la loro dispersione, bisogna procedere a livellarlo con il rastrello o ricorrendo alla rullatura.
Manutenzione: concimazione, irrigazione e taglio
Le principali operazioni di cura del prato e del tappeto erboso sono: l’irrigazione, la concimazione e il taglio. Il suolo va irrigato non appena è avvenuta la semina e va tenuto costantemente umido fino al primo intervento di taglio dell’erba. La prima concimazione per i tappeti erbosi è a base di fosforo, mentre dopo il primo taglio si dovrà somministrare un concime a base di azoto e potassio, con una percentuale di potassio doppia rispetto all’azoto. Il primo taglio deve avvenire entro 40 giorni dalla comparsa dell’erba e solo quando ha raggiunto un’altezza di circa dieci centimetri. I tagli di rigenerazione dell’erba vanno effettuati ogni sette giorni. In caso di spazi vuoti, il tappeto erboso va sottoposto a una semina aggiuntiva, composta da loietto nel caso di miscugli a base dello stesso seme, di festuca e poa pratensis, e con festuca in caso di miscugli composti solo da
Arieggiatura
Una delle operazioni più importanti e spesso trascurate è l’arieggiatura, intervento in grado di risolvere molti problemi del prato e del tappeto erboso, dargli nuova vita e riportarlo in salute. Arieggiare è un termine generico con il quale si indicano sia le operazioni di sfeltrimento dei prati che di scarificazione del suolo: ovvero la rimozione del feltro e la leggera incisione superficiale del terreno. È buona regola arieggiare almeno due volte l’anno appena prima delle stagioni di ripresa vegetativa. In linea di massima quindi ad inizio marzo e settembre. L’arieggiatura si esegue con appositi attrezzi manuali oppure con arieggiatori elettrici o a scoppio, a seconda dei prati e dei tappeti erbosi.
Risemina
Quando un prato si dirada, qualsiasi sia la causa – malattie fungine, gelate invernali, semine autunnali mal riuscite- , l’unica soluzione per riportarlo fitto e folto è riseminarlo, infatti nella stragrande maggioranza dei casi, un prato è incapace di auto-rigenerarsi. La fine dell’inverno e la primavera sono degli ottimi periodi per procedere alla risemina del prato, ovvero a rigenerare e rinfoltire le zone del manto erboso che si sono logorate, diradate e danneggiate. Riseminare periodicamente il prato è molto utile anche nelle zone d’ombra o dopo una profonda arieggiatura. Infine riseminare con costanza aiuta il prato a contrastare in modo più efficace le infestanti.
Prato a rotoli
Prendersi cura, coltivare, seminare e riseminare prati e tappeti erbosi è piuttosto complesso e richiede molto lavoro. Se non se ne ha il tempo, il prato a rotoli può essere la soluzione perfetta. Innanzitutto per la velocità dei tempi. Il prato a rotoli, infatti, permette di avere risultati più immediati rispetto alla semina. Con questa soluzione, in poche settimane potrete già avere un giardino verde: può essere posato in qualunque momento dell’anno ed è da subito calpestabile.
Se avete bisogno di esperti che vi aiutino sia nei tappeti erbosi che nei prati a rotoli non esitate a rivolgervi al team di SabGreen, i professionisti del giardino sempre al vostro fianco.