Orchidee: consigli per una giusta coltivazione
Tra i fiori più belli in natura, ma anche più delicati, le orchidee non sono ad esclusivo appannaggio di fiorai e giardinieri professionisti. Possono, infatti, essere coltivate anche da chi è alle prime armi e vuole rendere unica la propria green zone. Colorate ed esotiche, le orchidee donano agli ambienti di casa classe e personalità, adattandosi e valorizzando gli stili di arredo più diversi. Sono infatti tra le piante ornamentali più apprezzate per l’indiscutibile bellezza dei fiori dai petali carnosi, ognuno di forma diversa, nonché per la grande varietà di specie e colori disponibili sul mercato.
Piante tropicali perenni, destinate a fiorire e rifiorire, le orchidee necessitano però delle giuste cure. Segui i nostri consigli e avere un’orchidea bella tutto l’anno sarà davvero facile e soprattutto gratificante.
La giusta esposizione
Prima di cimentarsi nella coltivazione delle orchidee è importante sapere che se avete una casa esposta al nord, è sconsigliato comprarne una. Le orchidee hanno bisogno di luce tutto l’anno. Quindi, la prima cosa da fare quando acquistiamo o ci regalano un’orchidea è di esporla a sud, avendo cura di evitare il contatto diretto ai raggi solari e alle fonti di calore, dal momento che potrebbero seccare le radici. Come tutte le piante tropicali, le orchidee hanno bisogno di umidità e solitamente la cucina e la sala da bagno sono le stanze che ne hanno di più, quindi, se sono ben illuminate, potrebbero essere il luogo perfetto in cui disporle. La temperatura deve essere tra i 18 e i 22 gradi.
Acqua
In casa l’aria è tendenzialmente secca, perciò le foglie andranno nebulizzate una o due volte al giorno. In generale le annaffiature devono essere regolari ma non troppo abbondanti: in primavera ed estate una volta a settimana, durante l’inverno una o due volte al mese. Per innaffiare le vostre orchidee immergete per qualche minuto il vaso in una bacinella, meglio se di acqua piovana. È consigliabile innaffiare la mattina.
Coltivazione in vaso
Un piccolo trucco per far fiorire le nostre orchidee nel migliore dei modi è utilizzare dei vasi trasparenti per facilitare lo sviluppo dell’apparato radicale. I vasi trasparenti vi consentiranno, infatti, di osservare l’apparato radicale e notare eventuali radici marce o secche. Se le foglie cadono, probabilmente le radici stanno marcendo o si stanno seccando.
Concimazione
In generale le orchidee sono poco esigenti in elementi nutritivi. La soluzione nutritiva ottimale deve contenere il doppio dell’azoto rispetto al fosforo e al potassio e va sostituita con una frequenza variabile da 7-15 giorni a 3-4 settimane, a seconda delle esigenze della specie e del periodo stagionale
Potature
Per quanto riguarda la potatura non ci sono regole da seguire. Infatti in alcuni casi lo stelo, una volta appassiti i fiori, cade da sé. Se non succede è consigliabile tagliarlo a un paio di centimetri dalla base con un paio di forbici ben pulite.
Parassiti e malattie
Poiché la maggior parte delle orchidee coltivate in serra e vendute come piante d’appartamento sono originarie di zone tropicali o subtropicali, non trovano nei nostri ambienti i loro naturali parassiti. Per questo motivo sono soggette per lo più a fisiopatie, cioè ad alterazioni provocate da condizioni di temperatura, luce ed umidità non favorevoli al loro armonico sviluppo. In questo caso è necessario un rinvaso, meglio nella stagione estiva. In caso di attacchi di parassiti, come la cocciniglia, il consiglio è di rivolgersi a degli specialisti, che sappiano intervenire con i giusti trattamenti per salvare le vostre orchidee.
Per qualunque informazione non esitate a rivolgervi agli esperti di SabGreen, i professionisti del verde sempre al vostro fianco.