Clematidi: caratteristiche e consigli su come usarle e coltivarle
Affascinanti piante rampicanti, le clematidi sono spesso usate per coprire pergole e staccionate, ma anche archi e balconi. Oltre al loro fascino e bellezza, hanno il pregio di resistere al gelo e possono crescere insieme ad altre piante – pensiamo alle rose – che utilizzano come sostegno. Delle clematidi esistono anche specie non rampicanti. Sono quelle da utilizzare nelle bordure miste oppure addossate agli arbusti. Ma scopriamo insieme qualcosa in più su queste piante.
Clematidi: caratteristiche principali
Iniziamo col dire che come per tutte le piante, anche per le clematidi esistono tantissime specie. Possiamo dividerle in 3 gruppi: le clematidi piccole a fiori precoci; le clematidi ibride a grandi fiori primaverili; le clematidi ibride a fioritura estiva.
Le prime sono molto robuste e rigogliose, formano grandi liane che si ancorano alle reti metalliche, cancellate, graticolati e alberi. I piccoli fiori – da bianchi a rosa – ricoprono interamente il fogliame da verde scuro a purpureo a aprile. Di queste la varietà Clematis Montana Mayleen è quella con i fiori più profumati e anche la più conosciuta. Ha il vantaggio di crescere rapidamente e nel periodo di fioritura porta un’esplosione di colore nei giardini. Può essere coltivata sia in vaso che in terra, preferibilmente in una posizione di mezz’ombra o sole non troppo intenso.
Il secondo gruppo, quello delle clematidi ibride a grandi fiori primaverili, comprende esemplari che raggiungono i 2 o 3 metri e fioriscono tra aprile e maggio sul legno dell’anno precedente, poi ad agosto e settembre sui nuovi germogli estivi. I fiori, molto grandi, possono superare anche i 15 cm di diametro e contano petali spesso molto colorati. Infine ci sono le clematidi ibride a fioritura estiva, a piccoli e grandi fiori come Jackmanii , Niobe e Saphyra. I fiori compaiono a giugno sui giovani germogli e rinascono a ondate successive fino all’autunno.
Come coltivare le clematidi
Le clematidi sono tra le piante più semplici da coltivare purché si tenga all’ombra la base della pianta. Ad esempio in giardino con sassi o paglia; in vaso, invece, accanto alle clematidi si possono piantare piccole margherite per riparare le radici dal sole. Per quanto riguarda la parte alta della clematide, deve avere una posizione sufficientemente luminosa o a mezz’ombra. Il terreno, poi, deve essere di medio impasto e fresco e senza ristagni d’acqua. Soprattutto nei primi anni, le clematidi vanno concimate con prodotti appositi e concime ricco di azoto e potassio.
Se volete avere una consulenza di un esperto sulle clematidi, su quale è la più adatta per voi, su come coltivarle e prendervene cura potete affidarvi in tutta tranquillità al team di SabGreen, gli esperti del giardino sempre al vostro fianco.