Ortensie

Ortensie: come coltivarle al meglio

Famose per i loro grandissimi fiori dalle mille sfumature, le ortensie sono i fiori perfetti per dare un tocco di colore al giardino o al terrazzo e per abbellire anche la zona verde più anonima. Amate da tutti proprio per la bellezza dei fiori, le ortensie vengono coltivate anche per la loro durata. Inoltre crescono in vaso e sono ideali anche per i balconi. Di seguito vi daremo una serie di suggerimenti e consigli utili per coltivare le ortensie nel migliore dei modi.

I vari tipi di ortensie

Sono tante e diverse le ortensie che è possibile coltivare. La più conosciuta è sicuramente la macrofilla, di origine giapponese e con fiori dall’azzurro al rosa. Il segreto per averla in splendida forma consiste nel tenere sempre presente che sono piante da sottobosco e che, quindi, gradiscono la mezz’ombra. Perfetto il sole del mattino o del tardo pomeriggio, ma l’ideale è tenerle al riparo.

Ci sono poi le specie americane, arborescens e quercifolia, che si adattano molto bene ai climi estivi caldi e ai terreni non propriamente acidi. La paniculata, infine, è ottima per i giardini freddi di montagna e ama anche l’esposizione diretta al sole.

Terreno più adatto

Le ortensie sono piante acidofile, quindi il terreno deve essere leggermente acido. Inoltre, è preferibile che sia di medio impasto. Crescono meglio su terreni con una buona ritenzione idrica, cioè capaci di trattenere l’acqua e mantenersi umidi senza ristagni. In giardino, prima di trapiantarle, è consigliabile arricchire la terra di riempimento con un po’ di stallatico maturo e secco: garantisce nutrimento a lungo termine e migliora la porosità del suolo. Per la coltivazione in vaso, invece, conviene usare la terra per acidofile che è possibile trovare in commercio.

Quando piantare le ortensie

Il periodo migliore per la messa a dimora in vaso o in giardino è in autunno e primavera. In genere le piante vanno piantate tra ottobre e novembre oppure tra marzo e aprile.

Acqua

Le ortensie vanno bagnate con regolarità. In realtà ciò che va bagnato è il terreno per tenerlo sempre umido, specialmente nel periodo della fioritura, evitando i ristagni d’acqua che possono portare alla morte della pianta. Se si coltivano in vaso le ortensie andranno bagnate di più durante le ore serali o nelle prime ore del mattino.

Concimazioni

L’ortensia si nutre di potassio per crescere sana, e consuma quasi subito quello naturalmente presente nel terreno, per questo motivo occorre fertilizzare il terreno con un concime ricco di potassio e concime per piante acidofile. Per sostenere la fioritura, tre sono i periodi in cui consigliamo di procedere alle concimazioni:

  1. Tra gennaio e febbraio è utile una concimazione organica, con stallatico maturo.
  2. In primavera, invece, serve fertilizzante chimico granulare, specifico per ortensie, cioè a lenta cessione perché si scioglie gradualmente con le innaffiature.
  3. A fine estate, invece, non si deve concimare: così i nuovi rami si rinforzano e le ortensie si preparano al riposo invernale.

Potatura

Oltre alla concimazione, per garantire una fioritura rigogliosa è fondamentale potare l’ortensia una volta l’anno. Il periodo giusto per la potatura dell’ortensia è quello che precede la primavera, preferibilmente a fine febbraio. Si asporteranno i rami più deboli per sfoltire la pianta e si taglieranno a metà della loro lunghezza i fusti fioriferi dell’anno precedente.

Per qualunque necessità e informazioni sulle ortensie non esitate a rivolgervi agli esperti di SabGreen, i professionisti del verde sempre al vostro fianco.